Regno Unito: Direttiva sui doveri di due diligence delle imprese

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La Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD) è una proposta di direttiva dell’UE volta a garantire che le imprese affrontino gli impatti negativi delle loro azioni all’interno e all’esterno dell’Europa.

Una volta adottata la CSDD, gli Stati membri dell’UE avranno due anni di tempo per garantire che la legislazione nazionale sia conforme alla CSDD. Sono inoltre previsti ulteriori periodi di introduzione graduale.

I “settori ad alto impatto” sono definiti settori in cui esiste un elevato rischio di violazione dei diritti umani o di danni all’ambiente, come il tessile, l’agricoltura e l’estrazione di minerali. Almeno il 50% del fatturato netto di un’azienda deve essere generato in un settore ad alto impatto per poter essere considerato ai fini della CSDDD. Le microimprese e le PMI non sono interessate dalle norme proposte.

Se un’azienda rientra nel campo di applicazione della CSDDD, i requisiti si applicheranno alle sue operazioni e a quelle delle sue controllate e dei suoi rapporti commerciali diretti/indiretti.

Che cosa significa la CSDDD per le società del Regno Unito?

Il governo britannico ha confermato che al momento non ha intenzione di riprodurre la CSDDD nella legislazione del Regno Unito, anche se alcune società britanniche potrebbero rientrare nell’ambito di applicazione della CSDDD se generano un fatturato significativo nell’UE.

Tuttavia, ci saranno effetti a catena per le società britanniche che non rientrano nell’ambito di applicazione. È probabile che le società che rientrano nell’ambito di applicazione chiedano garanzie contrattuali per assicurare la propria conformità alla CSDD e che anche le transazioni aziendali ne risentano. Ad esempio, se una società britannica viene acquistata da una società da un’azienda del campo di applicazione, sarà soggetta a un maggior grado di due diligence e potenzialmente le verrà chiesto di fornire garanzie più ampie da parte dell’acquirente.

Quali sono gli obblighi di compliance

La direttiva CSDD richiederà agli Stati membri dell’UE di stabilire un obbligo di due diligence aziendale nella legislazione nazionale. Tutte le aziende interessate dovranno identificare, prevenire, mitigare e rendere conto degli impatti negativi sui diritti umani e sull’ambiente delle loro azioni, anche nelle loro catene del valore all’interno e all’esterno dell’Europa. Tra questi, il diritto di sciopero e il diritto alla contrattazione collettiva, alcuni diritti del lavoro e le restrizioni a causare un degrado ambientale significativo in determinate situazioni. Tutte le società del Gruppo 1 avranno un obbligo aggiuntivo che impone loro di garantire che la loro strategia aziendale sia conforme agli obiettivi dell’Accordo di Parigi, in particolare di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi.

La direttiva CSDD impone agli amministratori delle società dell’UE del Gruppo 1 e di tutte le società del Gruppo 2 i nuovi doveri di:

  • Garantire che le decisioni in materia di diritti umani, cambiamento climatico e ambiente siano prese in considerazione al momento delle decisioni, e
  • mettere in atto e supervisionare le azioni e le politiche di due diligence previste dalla CSDDD e incorporarle nella strategia aziendale.