Polonia: Diritti e protezione degli informatori

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Quali sono i diritti dei whistleblowers?

In base alla bozza di legge, il whistleblower avrà il diritto di fare una segnalazione interna ed esterna o anche una divulgazione pubblica di violazioni della legge identificate in un’area tematica specifica.

Una volta segnalata una potenziale violazione della legge nell’area tematica specificata, il whistleblower sarà protetto da potenziali ritorsioni (inclusi tentativi o minacce di ritorsione) derivanti dalla sua segnalazione. L’identità del whistleblower deve essere adeguatamente protetta e le informazioni personali che lo identificano non saranno divulgate a persone non autorizzate (a meno che il whistleblower non dia il suo esplicito consenso o vi siano altre condizioni legali che consentano la divulgazione dell sua identit’). Anche l’oggetto della segnalazione deve essere rigorosamente protetto dall’accesso non autorizzato di terzi. Il whistleblower ha il diritto di chiedere una conferma di ricezione della segnalazione entro 7 giorni dalla data di presentazione e di ricevere un feedback entro un massimo di 3 mesi. Una volta effettuata la segnalazione esterna, il whistleblower avrà diritto a richiedere un certificato di status di whistleblower (certificato di essere soggetto a protezione legale). Inoltre, la segnalazione, purché soddisfi la condizione di cui all’articolo 6 della bozza di legge (in breve, l’informazione è vera al momento della segnalazione) non sarà una base sufficiente per la responsabilità disciplinare, la responsabilità per danni, la violazione dei diritti altrui o degli obblighi di legge, in particolare per quanto riguarda la diffamazione, la violazione dei diritti personali, il diritto d’autore, le disposizioni sulla protezione dei dati personali o l’obbligo di riservatezza, compresi i segreti commerciali.

Inoltre, se il whistleblower subisce un danno a causa di un’altra persona che ha consapevolmente riferito o divulgato al pubblico informazioni non veritiere, avrà diritto a un risarcimento o a un indennizzo da parte di un altro whistleblower che lo ha fatto.

Quando i whistleblower possono richiedere la protezione prevista dalla legge?

Secondo la bozza di legge, il whistleblower sarà protetto se la segnalazione o la divulgazione al pubblico è fatta in buona fede, cioè quando il whistleblower ha ragionevoli motivi per credere che le informazioni oggetto della segnalazione o della divulgazione al pubblico riguardino l’interesse pubblico e siano vere al momento della segnalazione o della divulgazione al pubblico, e che tali informazioni costituiscano anche un’informazione sulla violazione della legge. È protetto anche l’informatore che segnala in modo anonimo una violazione della legge, la cui identità è stata rivelata e che ha subito ritorsioni per aver effettuato la segnalazione. Inoltre, l’identità e i dati personali del whistleblower saranno protetti dalle disposizioni della bozza di legge e dai regolamenti generalmente applicabili (il GDPR).

Quando i whistleblower non possono richiedere la protezione prevista dalla legge?

In base alla bozza di legge, il whistleblower non avrà diritto alla protezione legale se effettua una segnalazione che non rientra nell’ambito di applicazione della bozza di legge (ad esempio, l’oggetto della segnalazione non rientra nell’ambito di applicazione della bozza di legge e presenta le caratteristiche di un reato che dovrebbe essere generalmente segnalato alle autorità di polizia). Inoltre, la protezione è esclusa se il whistleblower agisce in malafede, ossia se la segnalazione è falsa o non riguarda l’interesse pubblico, se la segnalazione è infondata, ingiustificata, non supportata da ragioni oggettive e se viene fatta per ritorsione o per un conflitto privato con la persona o l’ente oggetto della segnalazione.