Belgio: doppia imposta di successione

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In una recente sentenza, la Corte costituzionale belga ha stabilito che la legislazione belga sull’imposta di successione è discriminatoria nella misura in cui consente un credito per l’imposta di successione straniera riscossa su beni immobili esteri, ma non per l’imposta di successione estera riscossa su beni mobili situati all’estero.

Se un residente belga muore, in linea di principio, il Belgio applica l’imposta di successione sul patrimonio mondiale. Tutti i beni immobili e mobili (situati in Belgio o all’estero) rientrano nel patrimonio del defunto residente belga e sono soggetti all’imposta di successione belga.

Quando un residente belga deceduto lascia una proprietà immobiliare straniera, la proprietà è spesso soggetta all’imposta di successione nella giurisdizione in cui è situata. Per evitare la doppia imposizione, la legislazione belga consente di accreditare l’imposta di successione estera all’imposta di successione belga. L’imposta di successione belga può, quindi, essere ridotta con l’imposta di successione estera riscossa sulla proprietà straniera.

L’imposta di successione straniera può, tuttavia, essere accreditata solo all’imposta di successione belga che viene riscossa sulla proprietà straniera.

Concedendo il credito d’imposta si evita la doppia imposizione. L’onere totale dell’imposta di successione sulla proprietà straniera sarà pari all’imposta di successione più elevata applicabile.

Anche i beni mobili situati all’estero possono essere soggetti all’imposta di successione nella giurisdizione in cui si trovano al momento della morte del proprietario. La legislazione belga non consente un credito per l’imposta di successione estera riscossa sui beni mobili.

Il fatto che l’imposta di successione straniera riscossa sui beni mobili situati all’estero possa o meno essere accreditata all’imposta di successione belga ha un impatto significativo sul patrimonio dei residenti belgi.

Il Belgio ha concluso solo due trattati per evitare la doppia imposta di successione, uno con la Francia e uno con la Svezia. Per quanto riguarda le imposte di successione riscosse in tutte le altre giurisdizioni, restano applicabili le norme nazionali che disapplicano il credito d’imposta.

L’attuale legislazione belga consente di accreditare le imposte di successione estere alle imposte di successione belghe, nella misura in cui sono riscosse su una proprietà immobiliare straniera. Nessun credito è ammesso quando l’imposta di successione estera è riscossa su beni mobili situati all’estero.

Le imposte di successione, cioè le imposte riscosse in capo ai singoli eredi sulla quota di patrimonio che ricevono, devono, tuttavia, essere distinte dalle imposte sul patrimonio. Le ultime sono riscosse sull’eredità nella sua totalità e non sulla quota ricevuta dagli eredi personalmente.

Quando l’imposta straniera riguarda un’imposta sul patrimonio ereditario e non un’imposta di successione, in linea di principio, il Belgio consente di ridurre la base imponibile belga con l’imposta immobiliare estera, poiché l’imposta patrimoniale è considerata una passività della successione.

La Corte costituzionale belga ha stabilito che la legislazione belga sull’imposta di successione è discriminatoria, nella misura in cui consente solo un credito per l’imposta di successione straniera riscossa su beni immobili esteri, ma non per l’imposta di successione estera riscossa su beni mobili situati fuori dal Belgio.

Il governo ha indicato che la legislazione sarà presto adeguata in conformità con la sentenza della Corte costituzionale.

Per la pratica internazionale della pianificazione patrimoniale, la sentenza della Corte Costituzionale rappresenta uno sviluppo importante. A seguito di tale sentenza, i beni mobili compresi nel patrimonio internazionale di un residente belga deceduto non saranno più soggetti a doppia imposizione.