Giappone: Il quadro normativo degli investimenti esteri

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Nell’ottobre 2021, per assicurare una certa stabilità nell’approvvigionamento di importanti risorse minerarie, sono state apportate alcune modifiche al Forex Act. In particolare è stato ampliato l’elenco delle industrie soggette a revisione preliminare (pre-closing review) nel caso di investimenti diretti. Dunque, a seguito di queste modifiche, i settori ora disciplinati dal Forex Act salgono a 15 e tra questi si annoverano gli investimenti nell’industria estrattiva dei metalli che coinvolgono importanti risorse minerarie, come le terre rare, le industrie di produzione di navi impegnate nella ricerca di risorse, le industrie di analisi della composizione dei minerali e industrie di costruzione di porti su isole remote.

 Inoltre, nel giugno 2021 è stata approvata una nuova legge concernente l’uso di terreni e fabbricati situati in zone di confine, per evitare che investitori stranieri acquistino terreni in aree che sono importanti per il Paese per ragioni di sicurezza. La legge richiamata stabilisce che le aree che si estendono per circa un chilometro e che circondano strutture importanti per la sicurezza nazione (ad esempio le centrali nucleari) sono qualificate come zone di osservazione, e su di esse il governo giapponese può svolgere indagini per verificare l’effettivo uso del suolo, emettere ordini di sospensione o emanare raccomandazioni se gli atti posti in essere su queste zone interferiscono con il funzionamento delle strutture poste a presidio della sicurezza nazione. Le aree che circondano le strutture e le isole remote, e che sono rilevanti per la sicurezza nazionale, sono designate come aree di osservazione speciali, e dunque la loro vendita richiedere un previo permesso da parte della autorità locali. Il mancato ottenimento del permesso integra un illecito penale.

Dai dati relativi all’anno 2021, è stato evidenziato che gli investitori stranieri detenevano più del 20% dei diritti di voto in una società di trasmissione televisiva, Tohoku Shinsha, e Fuji Media Holdings, che possiede Fuji TV e altre società. Pertanto, nel giugno 2022 sono state approvate delle modifiche al Broadcasting Act e al Radio Act per rafforzare le restrizioni sugli investimenti esteri nelle attività di trasmissioni radio-televisive. Il Broadcasting Act e il Radio Act stabiliscono che, per evitare che il capitale straniero controlli le imprese televisive nazionali, gli operatori di servizi di radiodiffusione terrestre e satellitare mantengano il rapporto tra i diritti di voto posseduti da investitori stranieri al di sotto del 20 per cento, e che le autorizzazioni e le licenze commerciali possono essere revocate in caso di violazione. La nuova legge sulla radiodiffusione e la nuova legge sulla radio richiedono agli operatori di notificare ogni modifica del rapporto dei diritti di voto detenuti da investitori stranieri a seguito, tra l’altro, di maggiori acquisti e di riferire regolarmente all’autorità competente il rapporto dei diritti di voto detenuti da parte di investitori stranieri.