Il disegno di legge relativo agli asset digitali ha ricevuto il consenso reale ed è diventato il Property Digital Assets Act 2025.
Il testo era stato precedentemente presentato al Parlamento, a seguito di una relazione della Commissione Legislativa, che ne aveva raccomandato l’adozione per definire chiaramente lo status giuridico di strumenti digitali come criptovalute, NFT e crediti di carbonio.
La Law Commission ha osservato che alcuni tipi di beni digitali attribuiscono diritti di proprietà, ma non rientrano agevolmente nelle due categorie tradizionali di beni personali riconosciute dalla legge, ossia beni in azione e beni in possesso.
Per questo motivo, ha proposto il riconoscimento di una “terza categoria” di beni.
Allo stesso tempo, ha raccomandato che la normativa sia deliberatamente flessibile riguardo alle caratteristiche specifiche di questa terza categoria, così da permettere lo sviluppo del diritto comune e garantire la capacità di adattarsi a futuri progressi tecnologici.
Il Governo ha accolto le raccomandazioni della Commissione Legislativa e ha approvato il disegno di legge, che ora fa parte del corpus legislativo.
La legge stabilisce che un bene, compresi quelli digitali o elettronici, può essere soggetto a diritti di proprietà personale, anche se non rientra nelle due categorie tradizionali di beni:
• beni in possesso
• beni in azione.
Questa legge costituisce un passo fondamentale per garantire che il diritto di Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord non si limiti a seguire l’innovazione, ma ne tracci la direzione. Fornirà ai pionieri del digitale la certezza giuridica di cui hanno bisogno.
