La riforma fiscale del governo relativa alle società ombrello è ora definitiva ed entrerà in vigore il 6 aprile 2026.
La nuova normativa introdurrà il Capitolo 11 dell’Income Tax (Earnings and Pensions) Act 2003 (ITEPA).
I soggetti che ricorrono a lavoratori tramite società ombrello, clienti, agenzie di collocamento, fornitori di servizi gestiti (MSP) e le stesse società ombrello hanno ora quattro mesi per pianificare e adeguare i propri processi in vista dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni.
Dal 6 aprile 2026, qualora una società ombrello non versi correttamente all’HMRC le imposte o i contributi previdenziali nazionali (NIC), la prima agenzia della filiera sarà considerata responsabile in solido con la società ombrello.
Se invece non è presente un’agenzia e il datore di lavoro stipula un contratto diretto con la società ombrello, oppure con un’agenzia collegata alla stessa o situata al di fuori del Regno Unito, la responsabilità solidale ricadrà sull’utilizzatore finale.
La normativa è ampia e dettagliata. La definizione di “accordo di società ombrello” comprende non solo le società ombrello tradizionali, ma anche i datori di lavoro ufficiali (EOR), alcune società di consulenza e i fornitori di servizi di assunzione–formazione–impiego che assumono i lavoratori e li distaccano presso i clienti.
Sono inclusi anche i casi in cui un’agenzia impiega direttamente i lavoratori interinali forniti ai clienti con contratti di lavoro.
Per ampliare ulteriormente il perimetro dei soggetti coinvolti, la normativa introduce il concetto di “società ombrello presunta”, volto a individuare quegli intermediari che si presentano come datori di lavoro, o appaiono tali, ma che in realtà pagano i lavoratori fuori busta paga, ad esempio tramite società di servizi personali (PSC) o il Construction Industry Scheme (CIS) o altre modalità che comportano l’omesso versamento di contributi previdenziali e assistenziali (PAYE) e i contributi previdenziali (NIC) sui pagamenti ai lavoratori.
Le società ombrello potranno continuare a utilizzare il proprio numero di riferimento del datore di lavoro e a gestire il sistema PAYE.
Allo stesso modo, le agenzie potranno ancora assumere lavoratori interinali tramite contratti per servizi e retribuirli come lavoratori PAYE, in conformità alla normativa fiscale applicabile alle agenzie.
Gli incarichi svolti tramite società di servizi alla persona (PSC) rimarranno soggetti alle regole IR35 o alle norme off-payroll, mentre i veri contratti di subappalto CIS continueranno ad applicarsi, purché sia stata effettuata correttamente la valutazione relativa alla supervisione, direzione e controllo (SDC).
L’unica eccezione si verifica quando una di queste società viene qualificata come società ombrello secondo i criteri previsti dalla nuova normativa.
Il nuovo sistema introduce un regime di responsabilità oggettiva, secondo cui neppure controlli approfonditi potranno essere utilizzati a difesa nel caso in cui le imposte non vengano versate.
Di conseguenza, l’agenzia o il cliente finale sarà comunque responsabile degli inadempimenti fiscali della società ombrello, a prescindere dalle ragioni del mancato pagamento.
Affermare di aver effettuato verifiche rigorose o di aver incaricato terzi di svolgerle non costituirà una valida difesa ai sensi della nuova normativa.
Nonostante ciò, la due diligence resterà fondamentale per individuare e rimuovere gli operatori non conformi dalle filiere di fornitura e per beneficiare delle difese statutarie previste da altre normative, come quelle sulla mancata prevenzione dell’evasione fiscale e delle frodi.
I modelli MSP potrebbero essere riorganizzati o ridotti, con un passaggio verso gruppi di controllo più selezionati e di dimensioni contenute. Le società di controllo più piccole, in particolare quelle che hanno offerto condizioni di credito insostenibili alle agenzie, rischiano di perdere quote di mercato a favore dei gruppi più grandi, e alcune potrebbero addirittura entrare in amministrazione controllata entro aprile 2026.
Le indennità contrattuali continueranno a essere utilizzate come forma di protezione, ma non saranno sufficienti a tutelare da eventuali aumenti della responsabilità fiscale.
Molte organizzazioni si affideranno anche a polizze assicurative di controllo, che tuttavia potrebbero non coprire tutti i rischi, soprattutto quando l’inadempienza fiscale deriva da elementi storici non verificabili o non connessi a irregolarità nella gestione delle buste paga.
In alcuni casi, i clienti utilizzatori o gli MSP potrebbero vietare l’uso delle società ombrello o limitarsi a una lista ristretta di fornitori approvati. È prevedibile che effettuino controlli interni più rigorosi per verificare che le agenzie con cui collaborano non siano offshore o collegate a società ombrello non conformi.
Alcune agenzie potrebbero orientarsi verso una maggiore gestione interna delle buste paga, mentre in diversi settori è probabile un incremento dell’uso di modelli di lavoro autonomo (inclusi PSC e CIS), laddove le condizioni operative rispecchino effettivamente il lavoro autonomo.
Potrebbe inoltre riaffermarsi l’interesse per contratti basati sulla consegna di un risultato, anziché sulla prestazione di tempo lavorativo.
Le parti coinvolte nella fornitura di personale lungo le catene di approvvigionamento dovranno:
– Verificare le modalità di retribuzione dei lavoratori temporanei e individuare le società ombrello utilizzate. Questa analisi è fondamentale per gestire i rischi fiscali associati e riveste particolare importanza in caso di cessione dell’azienda, poiché le questioni legate alla retribuzione dei lavoratori sono ormai un elemento centrale della due diligence.
– Rivedere e rafforzare i contratti, assicurando trasparenza e strumenti di controllo efficaci.
– Condurre una due diligence approfondita e un monitoraggio continuo, non solo rispetto alla normativa fiscale generale, ma anche per altri rischi preesistenti nella catena di fornitura, come l’adozione di procedure ragionevoli ai sensi del Criminal Finances Act e dell’Economic Crime and Corporate Transparency Act, il rispetto del salario minimo nazionale, la conformità al Modern Slavery Act.
– Identificare eventuali dipendenze finanziarie dai flussi di cassa delle società ombrello e valutare soluzioni di finanziamento alternative.
– Pianificare attentamente le comunicazioni con i lavoratori e definire nuovi accordi di ingaggio, consentendo, ove possibile, il completamento degli incarichi in corso prima di richiedere il passaggio alle società ombrello preferite.
