Regno Unito: Richiesta di risarcimento contro un affittuario moroso soggetto a fallimento

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Nel Regno Unito, i proprietari di immobili commerciali hanno a disposizione diversi strumenti per recuperare gli affitti arrettrati, dovuti in base a un contratto di locazione. Alcune azioni sono previste direttamente dal singolo contratto di locazione, altre dalla legislazione in materia. Nel caso in cui una azienda stia fallendo e ha dei canoni di locazione non pagati, il proprietario ha a disposizione diversi strumenti per recuperare le somme a lui dovute.

Administration: se è stata presentata una domanda al tribunale per la nomina di un amministratore o è stato depositato in tribunale un notice of intention to appoint, entra automaticamente in vigore una moratoria legale che vieta l’avvio di procedimenti giudiziari e impedisce la prosecuzione dei procedimenti in corso. La moratoria impedisce anche l’escussione di garanzie sui beni della società, il pignoramento di beni in locazione, la confisca, l’adozione di una delibera di scioglimento e l’emanazione di un provvedimento di liquidazione nei confronti della società. Inoltre, in caso di nomina di un amministratore, non può essere nominato un curatore amministrativo. Le azioni possono essere intraprese o portate avanti solo con il consenso degli amministratori o con l’autorizzazione del tribunale.

Administrative receivership: non esiste una moratoria legale e quindi non vengono imposte restrizioni o sospensioni.

Compulsory liquidation: quando è stata presentata al tribunale un’istanza di liquidazione, vi è il divieto di nominare un amministratore da parte della società o degli amministratori (anche se può essere nominato in altro modo). Una volta emessa l’ordinanza di liquidazione, vi è un divieto automatico di iniziare o procedere con qualsiasi azione contro la società o i suoi beni, salvo autorizzazione del tribunale.

Member’s voluntary liquidation e Creditor’s voluntary liquidation: non sono previste restrizioni o sospensioni.

Company voluntary arrangement (CVA): Nessuna restrizione prevista dalla legge. Tuttavia, se è stato proposto un CVA esso impone restrizioni sui rimedi di auto-aiuto che i creditori possono adottare. Questi sono interamente regolati dai termini del contratto di CVA.

Dunque, la procedura di insolvenza influisce sul diritto di recupero del locatore. Non tutto è quindi perduto per i locatori in caso di insolvenza dell’affittuario, che dipende in larga misura dal percorso che l’affittuario intraprende per la ristrutturazione o la cessazione dell’attività. Tuttavia, è importante che i locatori commerciali si assicurino che qualsiasi azione intrapresa non si riveli uno spreco di denaro, dove poco o nulla può essere recuperato a fronte delle perdite complessive.

Altre opzioni pratiche possono essere quelle di attingere a un eventuale deposito per ridurre gli arretrati, verificare se si dispone di una garanzia e se vi sono somme dovute all’inquilino che possono essere utilizzate per compensare le perdite.