Regno Unito: Brexit e servizi finanziari

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La Commissione europea ha di recente annunciato di aver adottato una bozza di memorandum d’intesa (” MoU “) sulla cooperazione normativa UE-Regno Unito in materia di servizi finanziari. Questo protocollo fa seguito alla precedente dichiarazione congiunta sulla cooperazione in materia di regolamentazione dei servizi finanziari, che accompagna l’accordo sugli scambi e la cooperazione. La dichiarazione congiunta impegnava l’UE e il Regno Unito a concordare un memorandum d’intesa entro marzo 2021, il testo del memorandum d’intesa sembrava essere stato concordato in linea di principio entrotale data; tuttavia, la conclusione formale ha subito ritardi.

L’obiettivo del protocollo d’intesa è delineare un quadro post-Brexit per una cooperazione normativa strutturata e volontaria tra l’UE e il Regno Unito nei servizi finanziari. Il risultato è una “visione in 16 punti” per una futura collaborazione. Il protocollo d’intesa spiega che entrambe le parti hanno ” un obiettivo condiviso di preservare la stabilità finanziaria, l’integrità del mercato e la protezione degli investitori e dei consumatori ” e che gli accordi concordati prevederanno:

  • scambi bilaterali di opinioni e analisi relative agli sviluppi normativi e ad altre questioni di interesse comune;
  • trasparenza e dialogo adeguato nel processo di adozione, sospensione e revoca delle decisioni di equivalenza;
  • scambi bilaterali di opinioni e analisi relative agli sviluppi del mercato e alle questioni di stabilità finanziaria;
  • cooperazione e coordinamento rafforzati, se del caso anche negli organismi internazionali.

Aspetti chiave del protocollo d’intesa

Il protocollo d’intesa istituisce un Forum congiunto di regolamentazione finanziaria Regno Unito-UE (il “Forum“) per un dialogo strutturato sulle questioni di regolamentazione dei servizi finanziari. Il forum ha lo scopo, tra gli altri obiettivi, di intraprendere una pianificazione anticipata della cooperazione normativa per migliorare la trasparenza, ridurre l’incertezza, identificare potenziali problemi di attuazione transfrontaliera e considerare di lavorare per la compatibilità degli standard di entrambe le parti. Le riunioni del forum si terranno alternativamente nell’UE e nel Regno Unito, almeno semestralmente e ogni volta che sarà ritenuto necessario.

Il Protocollo d’intesa chiarisce inoltre che non crea diritti o obblighi ai sensi del diritto internazionale o nazionale, né vi saranno obblighi finanziari derivanti dalla sua attuazione. Inoltre, ciascuna delle due parti può in qualsiasi momento segnalare per iscritto all’altra il proprio desiderio di rivedere o terminare il Protocollo d’intesa.

Il Protocollo d’intesa stabilisce le attività che possono essere intraprese al Forum, tra cui:

  • promuovere la tempestiva attuazione a livello nazionale degli standard normativi internazionali nel settore dei servizi finanziari;
  • la condivisione di informazioni sugli sviluppi normativi per consentire l’identificazione di potenziali problemi di attuazione transfrontaliera;
  • scambi di opinioni sulle rispettive politiche, regole e processi riguardanti i regimi di deferenza, come l’equivalenza, o altri strumenti utilizzati per affrontare le questioni transfrontaliere;
  • dialogo sulle decisioni autonome di adozione, sospensione o revoca dell’equivalenza relative all’una o all’altra parte;
  • discussioni sugli sviluppi macroprudenziali e sui rischi per la stabilità finanziaria;
  • scambi di opinioni su questioni normative, in un contesto bilaterale, tenendo in debito conto gli interessi normativi delle autorità di vigilanza e di risoluzione delle crisi e incorporando le opinioni delle autorità di vigilanza e di risoluzione delle crisi dell’UE e del Regno Unito;

tenersi reciprocamente informati sugli sforzi per prevenire e combattere il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo in relazione al settore dei servizi finanziari.

Commenti

Con questo passo verso una maggiore collaborazione, il commissario McGuinness ha osservato che  “l’impegno futuro nel settore dei servizi finanziari si baseranno su un impegno comune a preservare la stabilità finanziaria, l’integrità del mercato e la protezione dei consumatori e degli investitori”.

Nel suo comunicato stampa, la Commissione ha sottolineato che il memorandum d’intesa non riguarderà l’accesso delle imprese con sede nel Regno Unito al mercato unico dell’UE o l’accesso delle imprese dell’UE al mercato del Regno Unito. La Commissione ha dichiarato che il Memorandum d’intesa non intende “pregiudicare” l’adozione di decisioni sull’equivalenza.

Il Memorandum d’intesa può tuttavia facilitare la ripresa delle valutazioni di equivalenza da parte dell’UE, che sembrano essere state sospese in attesa della conclusione formale del Memorandum d’intesa, e i rapporti del Commissario McGuinness collegano tale ripresa a tale conclusione formale in diverse occasioni.

I prossimi passi

L’approvazione finale del MoU è richiesta dal Consiglio dell’UE, dopo di che il memorandum potrà essere firmato dalla Commissione a nome dell’UE. Il Protocollo d’intesa stabilisce che il Forum potrà iniziare le sue attività non appena il Protocollo d’intesa sarà stato firmato da entrambe le parti.