Unione Europea: Riforma dell’IVA dell’UE per le imprese alberghiere, dell’ospitalità e del tempo libero

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Le imprese del settore alberghiero, dell’ospitalità e del tempo libero possono aspettarsi nuove norme sull’imposta sul valore aggiunto (“IVA”) in arrivo nell’Unione Europea. Sviluppi come le proposte sull’IVA nell’era digitale, la revisione delle norme sull’IVA nel settore dei viaggi e del turismo, nonché la nuova giurisprudenza e le indicazioni delle autorità fiscali per le agenzie di viaggio, sono importanti per il settore.

  1. L’IVA nell’era digitale

L’8 dicembre 2022 la Commissione europea ha annunciato importanti riforme del sistema IVA dell’UE. Le riforme fanno parte dell’iniziativa “L’IVA nell’era digitale” (ViDA), che mira a combattere la perdita di entrate IVA nell’UE e a modernizzare il sistema IVA dell’UE rendendolo più semplice, efficiente e adatto all’era digitale. Le riforme introducono (1) nuovi requisiti per la fatturazione elettronica e la rendicontazione digitale, (2) aggiornamenti sull’economia di piattaforma e (3) modifiche al commercio elettronico e internazionale. Una volta promulgate, le riforme dovrebbero entrare in vigore in più ondate annuali a partire dal 1° gennaio 2024.

I principali cambiamenti per le imprese alberghiere, dell’ospitalità e del tempo libero sono gli aggiornamenti sull’economia delle piattaforme, che introducono, tra l’altro, nuove regole per i venditori presunti per le piattaforme di alloggio a breve termine e per le piattaforme di trasporto passeggeri. Questi cambiamenti sono previsti per il 1° gennaio 2025.

Si propone che le piattaforme in questi settori debbano raccogliere e versare l’IVA sulle vendite coperte se il venditore sottostante non lo fa, ad esempio se il venditore sottostante è un consumatore o è soggetto a un regime per le piccole imprese. Con queste nuove regole, i responsabili delle politiche IVA dell’UE mirano a creare condizioni di parità, assicurando che l’IVA sia dovuta e pagata sulle vendite indipendentemente dal tipo di alloggio prenotato.

  1. Regole IVA per viaggi e turismo

Il sistema dell’IVA dell’UE comprende diverse norme sull’IVA per i viaggi e il turismo, come il regime speciale per le agenzie di viaggio, il trasporto passeggeri e lo shopping esente da imposte. I responsabili delle politiche IVA dell’UE stanno valutando la possibilità di aggiornare queste norme, sia per modernizzare la tassazione sia per affrontare l’impatto della pandemia sull’economia dei viaggi e del turismo dell’UE.

Il regime speciale per le agenzie di viaggio o regime del margine dei tour operator (TOMS) è stato introdotto negli anni ’70 e da allora non è mai cambiato. A causa del cambiamento dei modelli di business dovuto alla tecnologia e al fatto che gli Stati membri dell’UE applicano il TOMS in modo diverso, si ritiene necessaria una riforma significativa.

Inoltre, le norme sul trasporto passeggeri sono considerate complesse da applicare, in quanto la tassazione dipende, ad esempio, dai luoghi di partenza e di arrivo, dai paesi attraversati e dai viaggi su strada, via mare o per via aerea. Le attuali alternative politiche da discutere includono un’aliquota IVA zero per tutti i servizi di trasporto internazionale nell’UE.

Analogamente a quanto detto sopra, le norme sul tax-free shopping non sono applicate in modo coerente in tutti gli Stati membri dell’UE e vanno di pari passo con la burocrazia sia per i visitatori extra-UE che per le attività di vendita al dettaglio con sede nell’UE. Tra queste, la presentazione di richieste di rimborso dell’IVA e la dimostrazione, con dati e documenti, che le merci sono state esportate dall’UE verso un paese non UE entro determinati termini. Un’alternativa proposta è che i dettaglianti applichino un’aliquota zero dell’IVA, a condizione che ottengano un identificativo sicuro e unico da un partner per lo shopping esente da imposte.